una coppia come tante 4

Seduto, con davanti tutta quella grazia mi metteva una certa agitazione; mi scocciava farmi accorgere da Antonio con gli occhi appiccicati sulle cosce o le tette della moglie. Forse era tutto casuale niente di prestabilito;probabilmente, per stare più comoda, Valentina si era sfilata gli slip che le stringevano sui fianchi. Ero io che mi ero creato una serie di idee malsane, frutto di una mente malata . Nel dubbio, mi alzai e con una scusa feci avvicinare Marina ; fingendo di parlarle di un tipo di pianta,la pregai di togliersi gli slip ed iniziare a torturare Antonio con accavallamenti di cosce. Tornati ai nostri posti sulle chaise longue di legno, continuammo a farci solleticare dal meraviglioso sole che si godeva da lassù. Pochi minuti dopo Marina chiese di usare il bagno e Valentina l’accompagnò indicandogli la stanza. Al suo ritorno mi sorrise , ed allargando le cosce per sedersi mi fece notare la sua nudità. Non la notai solo io, Antonio ebbe un sussulto. Noi poveri maschietti indifesi, eravamo prede facili di due belle streghette,maliziosette, che si divertivano a solleticare la nostra libido. Non so ad Antonio ma a me mi si era fatto un cazzo che quasi mi dolorava contro la lampo dei pantaloni; per fortuna la posizione comoda, attenuava il fastidio. Fummo distolti da una voce maschile, era l’inquilino del piano di sotto, loro caro amico, subito Valentina si affacciò al balcone ed iniziò a chiacchierare con l’amico. Da sotto il tizio si godeva un bel panorama appagando la puttanella che non faceva altro che gesticolare ed allargare le cosce. Non passò molto che la raggiunse pure Marina: pensai dentro di me ,due e meglio di una, specialmente per l’inquilino di sotto. Entrambe senza alcun pudore e sopratutto senza mutande,se ne stavano appoggiate alla ringhiera appagando la vista del tizio di sotto. Il mite pomeriggio stava per concludersi, il sole ormai era vicino al tramonto; di lassù si godeva di un panorama paradisiaco, si scorgevano tutte le montagne fitte di vegetazione lussureggiante. Avevamo passato uno dei pomeriggi più spensierati e gradevoli degli ultimi anni ; tutto grazie a due gradevolissimi sconosciuti. Valentina da buona padrona di casa ci pregò di fermarci per la cena ; poi avremmo finalmente giocato a carte. Il suo tono allusivo, faceva sperare qualcosa di notevolmente diverso da una semplice partita di carte. Accettando l'invito,pregai i nostri amici di cenare all’aperto , il sole non era ancora tramontato e la luce del crepuscolo, rendeva l’atmosfera surreale, donandoci una bella tonalità color oro. In controluce sia Marina che Valentina entrambe con una gonna ed una camicetta leggera, facevano trasparire le loro forme sinuose, alimentando come la paglia sul fuoco,la voglia che era in noi. Fu proprio lui che ruppe il ghiaccio commentando positivamente e con garbo sulle forme delle due donne dichiarando spudoratamente la sua eccitazione. Effettivamente, vederle destreggiare leggiadre in controluce, sullo sfondo delle montagne e delle vallate era decisamente stuzzicante. Valentina sentendosi osservata e desiderata, iniziò lentamente a volteggiare, iniziando una sorta di spogliarello arrivando a denudarsi completamente. Antonio estasiato mi guardò ed aspettando un mio assenso , chiese a Marina di fare lo stesso. La mia mogliettina, non se lo fece ripetere ed iniziò una danza lasciva, coinvolgendo pure Valentina, accarezzandola e baciandola su tutto il corpo. Le due donne completamente nude iniziarono a baciarsi ; le loro lingue si univano roteandosi e spingendosi l’una contro l’altra, quasi a divenire una sola. Mentre si baciavano, entrambe avevano iniziato a masturbarsi . alla deliziosa ed intrigante visione io e Antonio iniziammo ad avvicinarci alle nostre consorti. A gentile richiesta le due donne si posizionarono fica contro fica ed agitando i fianchi , iniziarono lo sfregamento delle vagine procurandosi e procurandoci un enorme piacere. Non resistendo più, Antonio si posizionò tutto nudo con il cazzo in tiro davanti al volto di Marina che sorpresa mi guardò e senza esitare, si infilò l’affare tutto in bocca iniziando a succhiarlo. Emulai il mio amico con immensa gioia di Valentina che si cimentò in un pompino veramente da manuale; aspirava talmente forte che temetti di perderlo. Entrambi eccitatissimi le lasciammo fare fino alla conclusione, regalandole due belle sborrate. Trattenendo la sborra nelle cavità orali, le due donne iniziarono a passarsela da bocca a bocca. Dato l’ora tarda, non avendo ormai più voglia di cucinare,decidemmo di cenare fuori , in un bel ristorantino tipico del luogo. Ci rivestimmo e tutti e quattro uscimmo. Durante la cena,non facevo altro che pensare a quello che avremmo fatto tornando a casa; fantasticando le due donne nude benevole ad ogni nostro desiderio, aprirci le loro cosce per farsi penetrare fino in fondo prima da uno e poi dall’altro. Guardando Antonio puntare la mia consorte, appresi di non essere il solo a fare tali pensieri. Noi eravamo agitati; le donne non erano da meno, cercavano di darsi un tono ma dai loro volti traspariva una bramosia a dir poco inquietante. Finita la cena, ci rimettemmo in auto; io ed Antonio avanti, le consorti dietro. Durante il tragitto, Antonio che guidava, fermò la macchina in una stradina di campagna e propose una pomiciata in macchina. Facemmo scendere le due donne per farle completamente denudare; una volta nude, risalirono sull’auto. Senza indugio si posizionarono sopra i nostri cazzi facendosi penetrare fino in fondo : Da dietro guardavo la faccia di mia moglie mentre veniva scopata da Antonio. La sentivo ansimare e smaniare di piacere; lo implorava di sfondarla di romperla tutta. Valentina, più riservata non parlava ma urlava ad ogni affondo del mio cazzo. I l frastuono rompeva la calma ed il silenzio del luogo. Stavamo scopando alla grande quando ci accorgemmo di non essere più soli; fuori dalla vettura un gruppetto di uomini si stava masturbando osservandoci. Mi fermai di soprassalto, quasi adirato ed infastidito dell’accaduto. I nostri amici li conoscevano bene; un gruppo di guardoni innocui che si limitavano solo ed esclusivamente a masturbarsi. Finita la pippetta si dileguavano nel buio da dove erano venuti. A quella rassicurazione, Marina rispose in modo positivo , allestendo un vero e proprio show erotico, per gli spettatori: Si mise a spompinare Antonio, con il culo e la fica spiaccicate contro il finestrino: Dal di fuori gli estranei godevano di quella esibizione e delle sue grazie. Valentina non fu da meno; da dietro si posizionò allargando le cosce a dismisura, con i piedini contro i vetri posteriori. Completamente aperta come una cozza, si concesse agli sguardi estranei degli spettatori, che a tale visione aumentarono la frequenza di della mano . Nel vederla così aperta, ne approfittai per infilarle dentro il mio cazzo ricominciando a pomparla come un forsennato. Continuammo così per svariati minuti.Alla fine ci ritrovammo soli ; al di fuori era tutto calmo i tizi completamente appagati dopo una serie di pippe se ne erano andati . Rivestitoci alla meno peggio ci rimettemmo in strada verso casa. La serata stava andando non alla grande; di più. Eppure i nostri due amici sorridendo non facevano altro che ripetere che il meglio doveva ancora venire… a cosa si riferissero lo saprete solo la prossima volta leggendo il seguito del racconto………..forse si riferivano a quella famosa partita a carte mai iniziata?...... al loro amico del piano di sotto????